SBIANCAMENTO

Lo sbiancamento è una tecnica che permette di sbiancare i denti attraverso il rilascio di perossido di idrogeno ad alti volumi veicolato sotto forma di varie preparazioni chimiche, la più diffusa delle quali è il perossido di carbammide. Tale tecnica richiede una visita preliminare per verificare se il paziente possa essere sottoposto con successo allo sbiancamento e per escludere la presenza di controindicazioni relative al trattamento, come una forte sensibilità dentale dovuta a retrazioni gengivali, la presenza di troppi restauri o di corone che andrebbero sostituiti per raggiungere la piena mimetizzazione con la tinta che si ottiene dopo lo sbiancamento, e la presenza di discromie troppo accentuate, che non sempre possono essere corrette in maniera da soddisfare le aspettative del paziente.

Esistono in commercio diverse tipologie di sbiancanti con diverse percentuali di perossido. Lo sbiancamento può essere effettuato sia in studio con una o più sedute, che a casa utilizzando una percentuale più bassa e meno invasiva per non correre il rischio di provocare dei danni derivanti dall’ingestione accidentale o al non corretto utilizzo di questo materiale.

Essendo una tecnica per nulla invasiva può essere ripetuta più volte nel corso della vita. Il perossido non danneggia lo smalto dei denti ma lo sottopone a una permeabilità maggiore per i successivi tre giorni motivo per il quale si consiglia di non fumare e di seguire un’ alimentazione con cibi poco pigmentati. La durata dello sbiancamento dipende dalla tonalità ottenuta e dallo stile di vita del paziente.

SBIANCAMENTO

Lo sbiancamento è una tecnica che permette di sbiancare i denti attraverso il rilascio di perossido di idrogeno ad alti volumi veicolato sotto forma di varie preparazioni chimiche, la più diffusa delle quali è il perossido di carbammide. Tale tecnica richiede una visita preliminare per verificare se il paziente possa essere sottoposto con successo allo sbiancamento e per escludere la presenza di controindicazioni relative al trattamento, come una forte sensibilità dentale dovuta a retrazioni gengivali, la presenza di troppi restauri o di corone che andrebbero sostituiti per raggiungere la piena mimetizzazione con la tinta che si ottiene dopo lo sbiancamento, e la presenza di discromie troppo accentuate, che non sempre possono essere corrette in maniera da soddisfare le aspettative del paziente.

Esistono in commercio diverse tipologie di sbiancanti con diverse percentuali di perossido. Lo sbiancamento può essere effettuato sia in studio con una o più sedute, che a casa utilizzando una percentuale più bassa e meno invasiva per non correre il rischio di provocare dei danni derivanti dall’ingestione accidentale o al non corretto utilizzo di questo materiale.

Essendo una tecnica per nulla invasiva può essere ripetuta più volte nel corso della vita. Il perossido non danneggia lo smalto dei denti ma lo sottopone a una permeabilità maggiore per i successivi tre giorni motivo per il quale si consiglia di non fumare e di seguire un’ alimentazione con cibi poco pigmentati. La durata dello sbiancamento dipende dalla tonalità ottenuta e dallo stile di vita del paziente.